“Bello ripartire…ma, in concreto, da dove posso ricominciare con la mia comunicazione professionale”?

Le vacanze, ahimè, sono finite e tu non vedi l’ora di avere del tempo di qualità per occuparti a pieno della tua attività personale che ti permette di avvicinarti alle mamme e di supportarle.

Quando ci pensi però senti salire anche dei dubbi e una grande domanda si affaccia: da dove posso riprendere a comunicare? Pubblico facendo finta che la pausa non ci sia stata? Devo pubblicare di più, di meno, quanto?

Capisco bene che da una parte ci sia la voglia di tornare a comunicare online con le mamme e dall’altra salga anche un po’ di ansia portatrice di innumerevoli dubbi.

Leggi questo articolo per ripartire insieme a me, scrollandoti di dosso l’ansia e in 3 piccoli step.
Alla fine dell’articolo troverai anche il template Riparti da qui: un documento da scaricare che potrai compilare man mano seguendo i miei consigli.

Premessa: ti sconsiglio di partire in quarta scrivendo post o registrando video un po’ a caso, solo per riempire con qualche contenuto le tue pagine social.

Perché te lo sconsiglio? Perché non è quello che serve a te, perché non ti darebbe soddisfazione e ogni giorno al pensiero della comunicazione “da riempire” ti verrebbe male. Soprattutto non è quello che serve alle mamme che ti seguono. Loro beneficeranno della tua presenza online se questa sarà serena, autentica, ricca di valore. Non è forse esattamente la stessa cosa anche offline?

Ti guido allora in 3 piccoli passi per ripartire in maniera ragionata e sostenibile.

1. Qual è il tuo obiettivo? 

⭐ Quando ti senti pronta per ricominciare davvero, usa il tempo che hai a disposizione per ascoltarti, per pensare, per capire. Senza produrre niente di concreto.

La tua comunicazione è uno strumento magnifico che può e dovrebbe portarti da qualche parte. Se vuoi puoi pensare alla tua comunicazione come a un magnifico veliero, capace di solcare le onde e condurti più vicina alle mamme a cui ti rivolgi.

Chiediti: dove vuoi arrivare?

Parti da quello che desideri, come professionista della maternità, e dagli obiettivi che ti poni.

Se riesci a selezionare e raggruppare gli obiettivi facendoli diventare un unico obiettivo, meglio. Ti regalerà una grande chiarezza.

2. Come puoi raggiungerlo, un passo alla volta:

⭐ Una volta che hai individuato il prossimo punto di arrivo che ti dai, quello che puoi fare è ragionare su quali sono i passi che possono portarti più vicina.
Cosa puoi fare per raggiungere l’obiettivo professionale che ti sei data?

Questo non è il momento di pensare a tutto insieme e farti sopraffare dall’ansia al solo pensiero delle azioni per realizzare il tuo obiettivo.

Pensa con calma ad un passo alla volta, un’attività dopo l’altra. Quello su cui stiamo riflettendo in questo momento sono delle azioni graduali.


A questo punto può anche essere utile pensare a chi e che cosa può aiutarti. Una professionista non può fare tutto da sola.

Se oltre a pensarle, inizi a scrivere su un foglio le azioni che ti vengono in mente e poi le metti in ordine, sarai sempre più vicina ad un piano da seguire. Ti sarà utilissimo, ti assicuro.

3. Seleziona l’essenziale:

⭐ Superata la paura del primo momento, quando sarai riuscita a chiarire a te stessa il prossimo obiettivo che desideri raggiungere è molto probabile che scatti una fase di grande entusiasmo e creatività.

Le idee di possibili attività, collaborazioni, progetti fioccheranno nella tua mente. Va benissimo vivere anche questa fase.

Ad un certo punto quello che può servire è uno sguardo molto realistico su ciò che è effettivamente realizzabile. Quindi per finire ti invito a valutare e a selezionare solo le azioni che puoi attivare in un tempo e con delle energie realistiche.


Taglia e seleziona, riduci all’essenziale. Ogni grande progetto deve essere innanzitutto sostenibile.

Ecco per te il template da scaricare Riparti da qui.
Scaricalo cliccando sull’immagine qui a sinistra.

Puoi compilarlo man mano che leggi l’articolo, ti aiuterà a seguire meglio ogni passo.

Ti auguro una ripartenza serena e soddisfacente.

Quando ho deciso di dedicarmi alla comunicazione per le professioniste della maternità (doule, ostetriche, insegnanti di massaggio neonatale, educatrici, insegnanti di yoga in gravidanza etc.) la prima cosa che ho fatto è stata fare ricerca e individuare un modo per chiedere direttamente a loro che cosa desiderano raggiungere e quali difficoltà sentono nella loro comunicazione

Avendo già collaborato con alcune doule, educatrici perinatali e insegnanti di massaggio, sapevo che il loro modo di comunicare è peculiare: non è urlato ma sussurrato, non è esclusivo ma accogliente, non è deciso ma è delicato.
Ho sentito allora il bisogno di calibrare e rimettere a punto le mie consulenze in comunicazione in modo che rispondessero esattamente alle loro necessità.

Per riuscire a mettermi davvero in ascolto delle loro esigenze quando si parla di comunicazione, ho preparato un questionario pensato apposta per dare la parola alle professioniste che accompagnano le mamme durante la gravidanza e nei primi periodi dopo il parto.

In questo articolo ti racconto un po’ che cosa ho scoperto.

Le cose che abbiamo in comune: il desiderio di crescita professionale e di fare rete

Per iniziare ho avuto la conferma dei tanti tratti che abbiamo in comune: come la propensione a prenderci cura degli altri, l’istinto ad accompagnare e supportare altre donne, la curiosità e la voglia di apprendere sempre cose nuove, il rispetto e il non giudizio come valori fondanti sui quali costruire qualsiasi relazione personale e professionale. 

É stato bello notare una generale voglia di crescita, sia in termini di numeri di mamme da raggiungere e da supportare con i propri servizi, sia in termini di crescita professionale. Tra le aspirazioni espresse nel questionario per questo 2023 infatti ho letto spesso la partecipazione a nuovi corsi di specializzazione.

Ho trovato anche interessante che nei desideri di quasi tutte le professioniste della maternità che hanno risposto al questionario ci siano le collaborazioni con altre professioniste, la volontà di fare rete e di vedere più riconosciuta in particolare la figura della doula

La comunicazione è importante

Dalle risposte al questionario è emerso che per le doule, le educatrici perinatali e le insegnanti di massaggio, la comunicazione della propria professione è un fattore di primaria importanza, per far conoscere i propri servizi a più persone possibili e rendere la propria attività sostenibile economicamente.

Infatti, quando ho chiesto loro di indicarmi 3 desideri per quest’anno di business, quasi tutte hanno espresso la volontà di avere “una buona comunicazione” e “una comunicazione efficace”. É ben chiaro quindi che la comunicazione è uno strumento essenziale per un business che funzioni.

Se da una parte la comunicazione è sentita come una priorità per supportare l’avvio e la crescita della libera professione, dall’altra non è così chiaro a che cosa può servire nello specifico. La comunicazione online è intesa per lo più come presenza sui social e in poche hanno molta dimestichezza con i mezzi (instagram, grafica, youtube, video, reel etc.) e con i loro obiettivi.

Gli aspetti della comunicazione che desiderano migliorare

Entrando ancor più nello specifico della comunicazione, gli aspetti che le professioniste della maternità vorrebbero migliorare di più sono:

– la propria presentazione professionale, anche a livello visivo-grafico

la decisione di che cosa dire e come dirlo, individuando tematiche coinvolgenti e mantenendo una regolarità nella frequenza delle proprie pubblicazioni

– la scelta dei canali dove essere presenti,

l’utilizzo dei social in generale e in particolare soprattutto di instagram, che è percepito come il social più utilizzato dalle mamme e dalle altre libere professioniste

Vedo perciò una grande volontà di presentarsi al meglio e di trovare un canale di comunicazione autentica e personale con le mamme.

Le difficoltà nella comunicazione che le professioniste della maternità incontrano più spesso si possono raggruppare in due grandi categorie:

– il non sapere cosa dire, che nasce dal timore di disturbare le persone a cui ci rivolgiamo, dalla paura di essere fraintese in un momento delicato come quello della gravidanza e del parto e, non ultimo, può nascere da una forma di insicurezza legata all’utilizzo della tecnologia. 

– la mancanza di tempo per studiare e gestire la propria comunicazione, caratteristica che accomuna un po’ tutte le libere professioniste che si trovano a dover gestire tante altre attività oltre alla loro specializzazione “principale” e che spesso si somma alla cura e alla gestione della famiglia con bambini piccoli.

Sei una professionista della maternità? Vuoi aiutarmi a capire come supportare meglio le professioniste che si prendono cura delle donne nel delicato momento del pre e post partum come te? Il questionario è ancora aperto! Puoi compilarlo qui.
Per ringraziarti del tempo che mi dedicherai, avrai in regalo una call gratuita di mezz’ora con me, nella quale metteremo a fuoco cosa potrebbe aiutarti a comunicare con più costanza ed efficacia.

Per una professionista della maternità non è facile comunicare con passione e regolarità.

Nel momento in cui raccogli le idee per la tua comunicazione o ti senti ispirata a scrivere un post potrebbero facilmente passarti per la mente queste domande:

E adesso cosa scrivo?

Come faccio ad avere sempre nuove idee per non risultare noiosa?

Come posso parlare alle mamme senza ripetermi?

Leggi questo articolo in cui ti dò 3 consigli davvero utili per trovare sempre nuove idee su cosa scrivere sui tuoi social e mantenere la relazione con le mamme che ti seguono.

idee per i tuoi contenuti

Comunicare è come andare a costruire un ponte che ti colleghi (come doula, ostetrica, consulente del sonno etc.) alle persone a cui vuoi arrivare

Ogni lato di questo ponte immaginario è un piccolo tesoro, ricco di spunti per i messaggi che puoi inviare. Da una parte ci sei tu, con la tua professionalità, la tua crescita professionale, la tua etica, la tua storia, e all’altro capo ci sono le mamme con le quali desideri condividere il valore del tuo lavoro.

Vediamo adesso dove puoi trovare nuove idee per la tua comunicazione professionale.

1) Inizia da te, dalle tue esperienze quotidiane e dal percorso professionale che hai fatto fino a qui:

Inizio con una buona notizia per te. Per trovare nuove idee su argomenti di cui parlare non ti serve andare molto lontano.

Ripensa a quello che vivi ogni giorno.

É dalla routine e dai gesti quotidiani che possono arrivarti esempi molto concreti e molto facili da capire, anche per le mamme che ti seguono.


Non devi trasformarti in un’enciclopedia o fare una ricerca da qui alla Luna! Potresti ad esempio partire da un aneddoto personale, da un piccolo fatto quotidiano che ti è capitato, per spiegare in modo semplice informazioni e concetti che riguardano il tuo lavoro. Immedesimandosi in quello che racconti, le mamme che leggeranno si ritroveranno nelle situazioni di cui parli perché potenzialmente potrebbero viverle anche loro. Parti da un fatto anche molto semplice, basta che sia utile a passare un messaggio importante per te.

Valorizza il percorso unico e personale che hai fatto tu per diventare la professionista che sei oggi,

Ecco un altro consiglio sempre valido, senza dover andare a inventarti niente di nuovo,

Prova a ripensarci e a individuare uno trai i tanti momenti più significativi, o anche tra quelli più difficili o ancora quei momenti che ti hanno cambiata di più nel tuo percorso di donna, di professionista o di mamma.

Racconta come tu stessa sei riuscita a passare da un momento problematico alla soluzione di quel problema. Anche condividere le tappe di un cammino in comune aiuta le persone che ti leggono a sentirsi più partecipi e vicine.


2) Mettiti nei panni delle mamme a cui vorresti parlare di più:

Sono partita ricordandoti che in ogni comunicazione esistono sempre due poli: su una sponda ci sei tu e sull’altra le tue persone. La comunicazione è il ponte che vi mette in contatto e in connessione.

Cambia il tuo punto di vista, mettiti nei panni delle mamme.

Quello che ti invito a provare a fare è di attraversare il ponte della comunicazione e cambiare il tuo punto di osservazione sulla realtà.

Quando ti immedesimi nelle persone a cui ti rivolgi, puoi iniziare a chiederti cosa vedono, cosa sentono, di che cosa hanno bisogno, quale consiglio potrebbe davvero aiutarle. In poche parole, cambiando punto di vista inizieranno ad arrivarti anche tante nuove idee.

Prova a sintonizzarti sulle loro frequenze, indossare i loro panni, ripensare alle stesse cose da punti di vista che non hai ancora preso in considerazione.

Vai tu alla ricerca e cerca di capire meglio, rileggendo i messaggi che ti hanno inviato, facendo attenzione quando ti chiedono qualcosa, seguendole a tua volta sui canali social. Di cosa stanno parlando in questo periodo? Che emozioni traspaiono dai loro commenti?

Quando si rivolgono a te, cosa ti chiedono nei messaggi diretti? Quali sono le loro paure e i loro desideri più grandi?


3) Passa all’azione e chiedi alle mamme di che cosa sentono il bisogno e cosa può interessare loro:

Costanza scrive

Ti ho detto che nei messaggi e nelle parole delle mamme a cui ti rivolgi troverai sicuramente tanti indizi e tanti spunti per la tua comunicazione.

Puoi ripensare a quello che ti dicono più spesso o andare a rileggere i loro commenti e i loro messaggi passati. Cerca di capire quali sono i loro dubbi e le difficoltà che incontrano di più? E quali, al contrario, sono le cose che desiderano per loro e per i loro bambini?

Per convalidare la bontà di quello che hai pensato o letto nei messaggi passati, c’è solo un modo.

Chiedi in modo diretto alle mamme con cui stai lavorando questo momento di che cosa sentono il bisogno, di cosa sentono la mancanza, di che cosa avrebbero voglia di parlare o interesse di ascoltare.

Ci sono tanti modo in cui puoi rivolgerti direttamente alle mamme, senza disturbarle.

– Puoi preparare un questionario breve (su Google Moduli non è difficile). Poi invii il questionario alle mamme con cui hai già lavorato o con cui percepisci un buon feeling, magari pensando anche a un regalo da offrire in cambio del loro tempo.

– Puoi proporre quiz, fare domande dirette o sondaggi anche nelle tue Storie Instagram. Ricorda di segnarti da qualche parte i risultati delle varie domande e sondaggi per non dimenticarteli!

– Oppure se hai una newsletter puoi inserire un sondaggio al suo interno e invitare chi legge a compilarlo per aiutarti a selezionare argomenti davvero interessanti.


Ti consiglio di scegliere uno di questi semplici modi per chiedere, naturalmente in modo gentile e pacato, alle mamme che cosa vorrebbero loro,

Se lo farai raggiungerai un doppio risultato: da una parte manderai il chiaro messaggio di voler davvero metterti in ascolto delle esigenze delle mamme a cui ti rivolgi, instaurando un dialogo autentico, e dall’altra potrai essere sicura che i tuoi prossimi post incontreranno il loro reale interesse.

Se hai voglia di fare il pieno di nuove idee, non ti resta che metterti all’opera. Fammi sapere com’è andata!

CHEK LIST: COSA SCRIVERE

Ho preparato per te una check list con questi 3 consigli, scaricala qui:

Per non dimenticarti questi 3 modi per sapere sempre cosa scrivere, puoi scaricare la check list.



PERCORSO GRATUITO VIA EMAIL PER LE PROFESSIONIST DELLA MATERNITA’

I motivi che possono portarti ad avere dei dubbi sul prossimo passo, per comunicare la tua attività o la tua passione, sono tanti.

Potrebbe essere uno di quei periodi dell’anno in cui tutti intorno a te parlano di “nuovi inizi” e “nuovi propositi” come nei mesi di gennaio e di settembre.

Potresti esserti presa una pausa dai social o essere un po’ scoraggiata e sfiduciata per i continui cambiamenti che coinvolgono le diverse piattaforme.

Potresti trovarti in un momento di confusione in cui ti senti bloccata e non sai da quale attività riprendere in mano la tua comunicazione, con cosa ripartire. 

Oppure al contrario non ti sei mai fermata ma ti sei accorta che le interazioni delle persone sono diminuite e ti stai chiedendo come puoi infondere nuovo slancio e rientrare in contatto con chi ti segue.

3 azioni da cui puoi iniziare

Ci sono 3 azioni che vorrei consigliarti per sbloccare la situazione di stallo in cui senti di essere finita e per ricominciare con il piede giusto per la tua comunicazione.

Prima di passare all’azione successiva, annotati le tue risposte e le tue conclusioni al punto precedente. Non avere fretta.

1 Chiarisci a te stessa dove ti trovi in questo momento

Non è così facile essere consapevoli del punto in cui siamo, con la nostra attività in proprio, con il nostro grande progetto o anche solo con l’idea che vorremmo realizzare. Ma sapere con esattezza dove siamo è l’unico modo per definire il nostro punto di partenza. Come possiamo pensare di muoverci se non sappiamo neanche bene da dove stiamo partendo?

Ti invito a rispondere a queste domande:

– In che punto del tuo percorso sei? Cosa ti ha portata fino a qui?

– Riguarda agli ultimi mesi e segnati le tappe più significative per te. Quali sono stati gli aspetti più ostici e quali le soddisfazioni più grandi?

– Sapresti dire in che fase è il tuo progetto o il tuo business? In generale possiamo pensare ad una fase iniziale di semina, poi quelle di avvio, di crescita, a volte di stasi o di pausa, e poi di investimento e di trasformazione.

2 Analizza cos’hai fatto e com’è andata la tua comunicazione

Sapresti elencare che cosa funziona meglio nella tua comunicazione? Quali sono gli argomenti che interessano di più al tuo pubblico? Quali sono i canali che ti portano più risultati? C’è solo un modo per rispondere: andare a rivedere quello che hai fatto nel tempo (scegli tu il periodo di tempo, da 3 a 6 a 12 mesi) e analizzare i dati per capire com’è andata.

Prenditi nota non solo delle azioni che hai compiuto in questi mesi ma anche di come ti sei sentita mentre le facevi, dei canali o dei progetti che ti hanno fatto sentire meglio

– C’è un canale o un formato che ti fa sentire meglio quando lo usi? Ti piace scambiare messaggi diretti su instagram o organizzare una diretta insieme a qualcun altro su Facebook?

– Quali sono i post, gli eventi, i progetti che hanno ottenuto più risultati in termini di persone raggiunte, persone coinvolte, conversazioni o nuovi contatti?

– Quali sono le tematiche o le iniziative che sono piaciute di più al tuo pubblico? In quali momenti ti ha cercato o ha risposto di più?

3 Scegli il tuo prossimo obiettivo

Adesso che ti sei fatta un’idea più chiara del tuo punto di partenza (dove ti trovi in questo momento) e che cosa ha funzionato di più della tua comunicazione (analisi della tua comunicazione), è il momento di scegliere a cosa vuoi puntare per te stessa e per il tuo lavoro.

So che questa domanda non è così semplice come sembra, ma è fondamentale che tu sappia dove vuoi arrivare. Può essere una meta a cui miri da qui a 3-5 anni o una meta per l’anno prossimo. L’importante è individuarne una che vada bene per te.

Se non sai rispondere a questa domanda, puoi leggere l’articolo Riconosci il tuo desiderio più grande che ti aiuta a scavare tra i tuoi desideri e le tue inclinazioni.

Queste sono le ultime domande per te:

– Immagina che sia passato un anno o 3 anni. Dove vorresti essere e cosa stai facendo?

– Che cosa vuoi creare con la tua attività? Quale cambiamento stai portando?

– Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Quando avrai fatto chiarezza sul punto di partenza in cui ti trovi adesso e sul punto di arrivo che hai scelto per il tuo futuro, saprai a cosa vuoi puntare, avrai tracciato una linea immaginaria, una direzione, che può traghettarti da qui a lì. Non sto parlando del teletrasporto ma di un’immagine nella tua mente, che ti motiva a fare tutti i passi necessari per raggiungere la tua meta.

L’analisi sulla tua comunicazione ti permetterà di decidere come impostarla da qui in avanti, rispettando le tue regole e le tue inclinazioni personali, puntando sui canali e sui formati che più si adattano al tuo stile comunicativo. 

Mettiti nei panni delle persone a cui ti rivolgi, chiediti di cosa possono avere bisogno in questo momento e come puoi tu offrire loro una soluzione.


La tua ripartenza inizia da qui: sai da dove stai partendo, dove vuoi arrivare e come vuoi comunicare.

Vuoi pianificare la tua comunicazione insieme a me?

Iscriviti al percorso gratuito via email: faremo un passo alla volta per chiarire gli obiettivi e i tempi della tua comunicazione, da settembre in poi. 

Riceverai 5 email per creare il planning della tua comunicazione.