Costanza scrive

LA MIA RICERCA SULLE PROFESSIONISTE DELLA MATERNITÀ E LA COMUNICAZIONE

Quando ho deciso di dedicarmi alla comunicazione per le professioniste della maternità (doule, ostetriche, insegnanti di massaggio neonatale, educatrici, insegnanti di yoga in gravidanza etc.) la prima cosa che ho fatto è stata fare ricerca e individuare un modo per chiedere direttamente a loro che cosa desiderano raggiungere e quali difficoltà sentono nella loro comunicazione

Avendo già collaborato con alcune doule, educatrici perinatali e insegnanti di massaggio, sapevo che il loro modo di comunicare è peculiare: non è urlato ma sussurrato, non è esclusivo ma accogliente, non è deciso ma è delicato.
Ho sentito allora il bisogno di calibrare e rimettere a punto le mie consulenze in comunicazione in modo che rispondessero esattamente alle loro necessità.

Per riuscire a mettermi davvero in ascolto delle loro esigenze quando si parla di comunicazione, ho preparato un questionario pensato apposta per dare la parola alle professioniste che accompagnano le mamme durante la gravidanza e nei primi periodi dopo il parto.

In questo articolo ti racconto un po’ che cosa ho scoperto.

Le cose che abbiamo in comune: il desiderio di crescita professionale e di fare rete

Per iniziare ho avuto la conferma dei tanti tratti che abbiamo in comune: come la propensione a prenderci cura degli altri, l’istinto ad accompagnare e supportare altre donne, la curiosità e la voglia di apprendere sempre cose nuove, il rispetto e il non giudizio come valori fondanti sui quali costruire qualsiasi relazione personale e professionale. 

É stato bello notare una generale voglia di crescita, sia in termini di numeri di mamme da raggiungere e da supportare con i propri servizi, sia in termini di crescita professionale. Tra le aspirazioni espresse nel questionario per questo 2023 infatti ho letto spesso la partecipazione a nuovi corsi di specializzazione.

Ho trovato anche interessante che nei desideri di quasi tutte le professioniste della maternità che hanno risposto al questionario ci siano le collaborazioni con altre professioniste, la volontà di fare rete e di vedere più riconosciuta in particolare la figura della doula

La comunicazione è importante

Dalle risposte al questionario è emerso che per le doule, le educatrici perinatali e le insegnanti di massaggio, la comunicazione della propria professione è un fattore di primaria importanza, per far conoscere i propri servizi a più persone possibili e rendere la propria attività sostenibile economicamente.

Infatti, quando ho chiesto loro di indicarmi 3 desideri per quest’anno di business, quasi tutte hanno espresso la volontà di avere “una buona comunicazione” e “una comunicazione efficace”. É ben chiaro quindi che la comunicazione è uno strumento essenziale per un business che funzioni.

Se da una parte la comunicazione è sentita come una priorità per supportare l’avvio e la crescita della libera professione, dall’altra non è così chiaro a che cosa può servire nello specifico. La comunicazione online è intesa per lo più come presenza sui social e in poche hanno molta dimestichezza con i mezzi (instagram, grafica, youtube, video, reel etc.) e con i loro obiettivi.

Gli aspetti della comunicazione che desiderano migliorare

Entrando ancor più nello specifico della comunicazione, gli aspetti che le professioniste della maternità vorrebbero migliorare di più sono:

– la propria presentazione professionale, anche a livello visivo-grafico

la decisione di che cosa dire e come dirlo, individuando tematiche coinvolgenti e mantenendo una regolarità nella frequenza delle proprie pubblicazioni

– la scelta dei canali dove essere presenti,

l’utilizzo dei social in generale e in particolare soprattutto di instagram, che è percepito come il social più utilizzato dalle mamme e dalle altre libere professioniste

Vedo perciò una grande volontà di presentarsi al meglio e di trovare un canale di comunicazione autentica e personale con le mamme.

Le difficoltà nella comunicazione che le professioniste della maternità incontrano più spesso si possono raggruppare in due grandi categorie:

– il non sapere cosa dire, che nasce dal timore di disturbare le persone a cui ci rivolgiamo, dalla paura di essere fraintese in un momento delicato come quello della gravidanza e del parto e, non ultimo, può nascere da una forma di insicurezza legata all’utilizzo della tecnologia. 

– la mancanza di tempo per studiare e gestire la propria comunicazione, caratteristica che accomuna un po’ tutte le libere professioniste che si trovano a dover gestire tante altre attività oltre alla loro specializzazione “principale” e che spesso si somma alla cura e alla gestione della famiglia con bambini piccoli.

Sei una professionista della maternità? Vuoi aiutarmi a capire come supportare meglio le professioniste che si prendono cura delle donne nel delicato momento del pre e post partum come te? Il questionario è ancora aperto! Puoi compilarlo qui.
Per ringraziarti del tempo che mi dedicherai, avrai in regalo una call gratuita di mezz’ora con me, nella quale metteremo a fuoco cosa potrebbe aiutarti a comunicare con più costanza ed efficacia.

No Comments

Post A Comment