scrivo il piano editoriale

COME IMPOSTARE IL TUO PIANO EDITORIALE

Se hai già provato altre volte a preparare il piano editoriale ma hai deciso che ti richiede troppo tempo, se pensi che non sia tanto utile e funzionale per la tua comunicazione online, se ti è capitato di disegnare piani fantastici e poi non seguirli, in questo articolo ti presento 3 passi per risparmiare tempo, puntare al tuo obiettivo e renderti riconoscibile. Ecco come potresti lavorare ad un piano editoriale semplice, sostenibile e personale.


Che cos’è il piano editoriale e perché da un pensiero stressante può diventare un tuo fedele alleato:


Il piano editoriale è un documento guida per la tua comunicazione, dentro il quale vai a segnare:

gli argomenti di cui parlerai nella tua comunicazione,

i canali sui quali la distribuirai

le tempistiche di massima con cui lo farai.


Puoi organizzarlo in molti modi diversi: individuando le macro-categorie per raccontare di volta in volta la tua attività (andando cioè a individuare quei temi-contenitori, all’interno dei quali puoi raggruppare tante informazioni, come ad esempio: chi sei, il dietro le quinte, i vantaggi della tua offerta, consigli, ispirazioni) o puoi scegliere delle rubriche fisse da seguire a cadenza regolare (per esempio: il lunedì o il primo giorno di ogni mese presenti un nuovo argomento, il mercoledì è il giorno in cui inviti un’altra professionista e la intervisti o preparate un contenuto in collaborazione, ogni ultimo venerdì del mese lanci un servizio in promozione).

Il piano editoriale è uno strumento strategico per raggiungere i tuoi obiettivi.

Ti aiuta perché ti permette di studiare e creare con largo anticipo la tua comunicazione, ottimizzando i tempi.
É funzionale al tuo business perché ti spinge a ragionare sulle azioni e sui contenuti che ti permettono di puntare dritta al risultato che vuoi ottenere e ti supporta a monitorare l’ andamento della tua comunicazione, una volta che i contenuti sono andati online, per capire se la direzione è quella giusta o va aggiustato il tiro.

In più, non offre il suo supporto solo a te ma anche alle persone che già ti seguono e a quelle che iniziano a conoscerti perché ti rende riconoscibile: fissando una rosa di argomenti specifici, di categorie ben definite o di rubriche regolari di cui parlerai, chi ti segue saprà cosa può aspettarsi da te e se interessato ti seguirà.

scrivo il piano editoriale

Adesso che abbiamo fissato che il piano editoriale è uno dei migliori strumenti da farsi amici per ottimizzare i tempi, parlare al tuo pubblico e avvicinarti ai tuoi obiettivi, proseguiamo capendo come puoi creare un piano editoriale strutturato, in 3 passi.

1. Mettiti in ascolto:

Per decidere come impostare il tuo piano editoriale, il primo passo consiste nella ricerca e nell’ascolto delle persone a cui ti rivolgi. Una cosa infatti è immaginare e intuire cosa potrebbe essere interessante e tutt’altra cosa è andare a cercare e trovare evidenza di quello che effettivamente interessa alle tue persone in un dato momento.
Ecco quali azioni puoi mettere in atto per ascoltare:

  • Cerca su Google le parole chiave legate al tuo settore di riferimento e alle tematiche principali di cui vorresti parlare e analizza i risultati della ricerca.
  • Vai sui social network (come Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, Youtube) e leggi cosa scrivono le persone di una tipologia di servizio o di determinati argomenti o prodotti, collegati al tuo ambito. Leggi anche gli scambi nei Gruppi e sui Forum, cercando di andare a capire quali sono le domande che compaiono più spesso e come rispondono tra di loro le persone. Puoi analizzare i casi in cui si parla molto bene di un argomento, un servizio, una tipologia di prodotto, studiando quali sono le caratteristiche principali che lo fanno scegliere e rendono i clienti soddisfatti. Così come, al contrario, potresti spulciare gli eventuali malumori e le recensioni negative legate ad un dato ambito o ad uno specifico prodotto o servizio.
  • Utilizza strumenti gratuiti per scoprire che cosa sta cercando il tuo pubblico. Il sito www.answerthepublic.com nei risultati di ricerca ti riporta quello che le persone chiedono (ovvero quello che ricercano online) rispetto ad un argomento, ad una parola, ad un prodotto o ad un brand. Ed esistono poi tanti strumenti di ricerca delle conversazioni che avvengono sui social, gratuiti, come Mention, Buzzsumo e Sproutsocial.
  • Chiedi anche alla tua rete di conoscenze e alla tua community. Non sottovalutare l’importanza dei feedback che puoi ricevere andando a chiedere in modo diretto cosa ne pensano le persone con cui ti relazioni ogni giorno, offline e online. Fai tesoro di tutte le conversazioni, i messaggi privati, le email, i commenti che hai già ricevuto sui tuoi canali di comunicazione. Rilancia aprendo il dialogo con le persone che ti seguono online, puoi farlo nella tua newsletter o nelle Storie con domande aperte e sondaggi.

Dedicando del tempo a questa fase di ricerca e collezionando i risultati, avrai modo di capire che cosa risulta davvero interessante per le persone a cui ti rivolgi, che cosa vorrebbero trovare in un determinato prodotto o servizio, di che cosa hanno bisogno. E potrai prendere ispirazione (rielaborandola in modo personale) dagli esempi migliori che hai visto, da una parte, e ragionare su come andare a colmare una mancanza, dall’altra.

2. Scegli con cura gli argomenti di cui parlare:

Tutte le informazioni e le risposte che hai trovato nella prima fase, sono la base preziosa per aiutarti a scegliere quali saranno gli argomenti principali che vuoi toccare con la tua comunicazione. Puoi decidere di cavalcare i trend, rielaborando a tuo modo i temi più sentiti o più in voga in un dato momento, o puoi decidere di andare a colmare i buchi e le lacune che hai individuato.

Su quali altri elementi potresti fondare la scelta di quali argomenti trattare?

  • Tieni sempre ben presente quali sono le tematiche che ti posizionano, ti staccano dai tuoi competitor o ti rendono molto riconoscibile. Vale sempre la pena fare una riflessione di fondo su quali sono i temi che senti più tuoi, perché rispondono bene alle tue competenze o ti appassionano. E quindi potresti parlarne per ore.
  • A seconda poi di come è strutturata la tua offerta e del tuo calendario di marketing: ad esempio se prevedi di presentare un nuovo prodotto o un nuovo servizio, se farai un periodo di promozioni speciali, se stai lavorando al lancio di un nuovo progetto, se stai ampliando il tuo pubblico di riferimento.
  • Se per esperienza o a intuito puoi immaginare che in determinati periodi o momenti dell’anno ci saranno delle tematiche più ricercate di altre. Ragiona sulla stagionalità della tua offerta: ti vengono in mente dei momenti particolari in cui pensi che le persone potrebbero essere più attirate e interessate?

Se vuoi puoi scaricare la Mappa ispirata per scegliere i tuoi contenuti, che ho preparato per accompagnarti nella ricerca dei tuoi argomenti più significativi.

3. Prepara il calendario editoriale:

Quando hai individuato gli argomenti di cui parlerai nello specifico, il passo successivo è decidere come organizzarli. L’ultima fase del percorso che stiamo facendo consiste nel definire delle tempistiche per ogni contenuto che intendi proporre.

Nel tuo calendario editoriale vai a specificare quando pubblicherai ogni contenuto.
Puoi organizzare il tuo calendario editoriale come vai meglio, potresti ad esempio segnare il titolo del contenuto, il canale sul quale lo condividerai, il formato che hai scelto per parlarne e la sua data di messa online.

Come puoi decidere in anticipo i tempi con cui proporrai i tuoi contenuti? Non esistono regole valide per tutti, l’unico modo è provare e testare quelli che funzionano per te.
Puoi ragionare a ritroso, segnando innanzitutto la data di uscita o di lancio di un tuo servizio o promozione, e poi segnare sul calendario tutti i contenuti intermedi che prevedi di pubblicare. In questo modo fai sì che le persone abbiano il tempo e il modo di scoprire, incuriosirsi, capire, confrontare e poi arrivare scegliere quello che stai comunicando.

Io consiglio sempre di porsi dei tempi abbastanza dilatati, sia perché è necessario ripetere più volte lo stesso messaggio per iniziare a farsi strada nella mente dei tuoi potenziali clienti, sia perché penso sia sempre meglio arrivare prontissimi e con tutti i contenuti già confezionati rispetto a prendersi all’ultimo e rincorrere con il fiato corto. Perciò, se non puoi basarti su esperienze passate dei tuoi tempi comunicativi, io aggiungerei sempre almeno una settimana in più per ogni progetto lungo.

Se hai seguito insieme a me questi 3 passi:

  • sei più consapevole di cosa pensano e cosa ricercano le persone a cui ti rivolgi,
  • hai una lunga lista di idee di contenuti per poter rispondere alle loro esigenze e renderti riconoscibile
  • hai anche stilato un calendario di massima da seguire per programmare tutti i tuoi contenuti.

In questo modo potrai studiare la tua strategia e analizzare il suo andamento per correggere il tiro, ottimizzerai i tempi di ideazione, creazione e programmazione dei tuoi contenuti e potrai goderti a pieno il momento di un lancio o la presentazione di un nuovo prodotto perché avrai la mente libera e sarai disponibile a dialogare con le tue persone.

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