“Bello ripartire…ma, in concreto, da dove posso ricominciare con la mia comunicazione professionale”?

Le vacanze, ahimè, sono finite e tu non vedi l’ora di avere del tempo di qualità per occuparti a pieno della tua attività personale che ti permette di avvicinarti alle mamme e di supportarle.

Quando ci pensi però senti salire anche dei dubbi e una grande domanda si affaccia: da dove posso riprendere a comunicare? Pubblico facendo finta che la pausa non ci sia stata? Devo pubblicare di più, di meno, quanto?

Capisco bene che da una parte ci sia la voglia di tornare a comunicare online con le mamme e dall’altra salga anche un po’ di ansia portatrice di innumerevoli dubbi.

Leggi questo articolo per ripartire insieme a me, scrollandoti di dosso l’ansia e in 3 piccoli step.
Alla fine dell’articolo troverai anche il template Riparti da qui: un documento da scaricare che potrai compilare man mano seguendo i miei consigli.

Premessa: ti sconsiglio di partire in quarta scrivendo post o registrando video un po’ a caso, solo per riempire con qualche contenuto le tue pagine social.

Perché te lo sconsiglio? Perché non è quello che serve a te, perché non ti darebbe soddisfazione e ogni giorno al pensiero della comunicazione “da riempire” ti verrebbe male. Soprattutto non è quello che serve alle mamme che ti seguono. Loro beneficeranno della tua presenza online se questa sarà serena, autentica, ricca di valore. Non è forse esattamente la stessa cosa anche offline?

Ti guido allora in 3 piccoli passi per ripartire in maniera ragionata e sostenibile.

1. Qual è il tuo obiettivo? 

⭐ Quando ti senti pronta per ricominciare davvero, usa il tempo che hai a disposizione per ascoltarti, per pensare, per capire. Senza produrre niente di concreto.

La tua comunicazione è uno strumento magnifico che può e dovrebbe portarti da qualche parte. Se vuoi puoi pensare alla tua comunicazione come a un magnifico veliero, capace di solcare le onde e condurti più vicina alle mamme a cui ti rivolgi.

Chiediti: dove vuoi arrivare?

Parti da quello che desideri, come professionista della maternità, e dagli obiettivi che ti poni.

Se riesci a selezionare e raggruppare gli obiettivi facendoli diventare un unico obiettivo, meglio. Ti regalerà una grande chiarezza.

2. Come puoi raggiungerlo, un passo alla volta:

⭐ Una volta che hai individuato il prossimo punto di arrivo che ti dai, quello che puoi fare è ragionare su quali sono i passi che possono portarti più vicina.
Cosa puoi fare per raggiungere l’obiettivo professionale che ti sei data?

Questo non è il momento di pensare a tutto insieme e farti sopraffare dall’ansia al solo pensiero delle azioni per realizzare il tuo obiettivo.

Pensa con calma ad un passo alla volta, un’attività dopo l’altra. Quello su cui stiamo riflettendo in questo momento sono delle azioni graduali.


A questo punto può anche essere utile pensare a chi e che cosa può aiutarti. Una professionista non può fare tutto da sola.

Se oltre a pensarle, inizi a scrivere su un foglio le azioni che ti vengono in mente e poi le metti in ordine, sarai sempre più vicina ad un piano da seguire. Ti sarà utilissimo, ti assicuro.

3. Seleziona l’essenziale:

⭐ Superata la paura del primo momento, quando sarai riuscita a chiarire a te stessa il prossimo obiettivo che desideri raggiungere è molto probabile che scatti una fase di grande entusiasmo e creatività.

Le idee di possibili attività, collaborazioni, progetti fioccheranno nella tua mente. Va benissimo vivere anche questa fase.

Ad un certo punto quello che può servire è uno sguardo molto realistico su ciò che è effettivamente realizzabile. Quindi per finire ti invito a valutare e a selezionare solo le azioni che puoi attivare in un tempo e con delle energie realistiche.


Taglia e seleziona, riduci all’essenziale. Ogni grande progetto deve essere innanzitutto sostenibile.

Ecco per te il template da scaricare Riparti da qui.
Scaricalo cliccando sull’immagine qui a sinistra.

Puoi compilarlo man mano che leggi l’articolo, ti aiuterà a seguire meglio ogni passo.

Ti auguro una ripartenza serena e soddisfacente.

Quando ho deciso di dedicarmi alla comunicazione per le professioniste della maternità (doule, ostetriche, insegnanti di massaggio neonatale, educatrici, insegnanti di yoga in gravidanza etc.) la prima cosa che ho fatto è stata fare ricerca e individuare un modo per chiedere direttamente a loro che cosa desiderano raggiungere e quali difficoltà sentono nella loro comunicazione

Avendo già collaborato con alcune doule, educatrici perinatali e insegnanti di massaggio, sapevo che il loro modo di comunicare è peculiare: non è urlato ma sussurrato, non è esclusivo ma accogliente, non è deciso ma è delicato.
Ho sentito allora il bisogno di calibrare e rimettere a punto le mie consulenze in comunicazione in modo che rispondessero esattamente alle loro necessità.

Per riuscire a mettermi davvero in ascolto delle loro esigenze quando si parla di comunicazione, ho preparato un questionario pensato apposta per dare la parola alle professioniste che accompagnano le mamme durante la gravidanza e nei primi periodi dopo il parto.

In questo articolo ti racconto un po’ che cosa ho scoperto.

Le cose che abbiamo in comune: il desiderio di crescita professionale e di fare rete

Per iniziare ho avuto la conferma dei tanti tratti che abbiamo in comune: come la propensione a prenderci cura degli altri, l’istinto ad accompagnare e supportare altre donne, la curiosità e la voglia di apprendere sempre cose nuove, il rispetto e il non giudizio come valori fondanti sui quali costruire qualsiasi relazione personale e professionale. 

É stato bello notare una generale voglia di crescita, sia in termini di numeri di mamme da raggiungere e da supportare con i propri servizi, sia in termini di crescita professionale. Tra le aspirazioni espresse nel questionario per questo 2023 infatti ho letto spesso la partecipazione a nuovi corsi di specializzazione.

Ho trovato anche interessante che nei desideri di quasi tutte le professioniste della maternità che hanno risposto al questionario ci siano le collaborazioni con altre professioniste, la volontà di fare rete e di vedere più riconosciuta in particolare la figura della doula

La comunicazione è importante

Dalle risposte al questionario è emerso che per le doule, le educatrici perinatali e le insegnanti di massaggio, la comunicazione della propria professione è un fattore di primaria importanza, per far conoscere i propri servizi a più persone possibili e rendere la propria attività sostenibile economicamente.

Infatti, quando ho chiesto loro di indicarmi 3 desideri per quest’anno di business, quasi tutte hanno espresso la volontà di avere “una buona comunicazione” e “una comunicazione efficace”. É ben chiaro quindi che la comunicazione è uno strumento essenziale per un business che funzioni.

Se da una parte la comunicazione è sentita come una priorità per supportare l’avvio e la crescita della libera professione, dall’altra non è così chiaro a che cosa può servire nello specifico. La comunicazione online è intesa per lo più come presenza sui social e in poche hanno molta dimestichezza con i mezzi (instagram, grafica, youtube, video, reel etc.) e con i loro obiettivi.

Gli aspetti della comunicazione che desiderano migliorare

Entrando ancor più nello specifico della comunicazione, gli aspetti che le professioniste della maternità vorrebbero migliorare di più sono:

– la propria presentazione professionale, anche a livello visivo-grafico

la decisione di che cosa dire e come dirlo, individuando tematiche coinvolgenti e mantenendo una regolarità nella frequenza delle proprie pubblicazioni

– la scelta dei canali dove essere presenti,

l’utilizzo dei social in generale e in particolare soprattutto di instagram, che è percepito come il social più utilizzato dalle mamme e dalle altre libere professioniste

Vedo perciò una grande volontà di presentarsi al meglio e di trovare un canale di comunicazione autentica e personale con le mamme.

Le difficoltà nella comunicazione che le professioniste della maternità incontrano più spesso si possono raggruppare in due grandi categorie:

– il non sapere cosa dire, che nasce dal timore di disturbare le persone a cui ci rivolgiamo, dalla paura di essere fraintese in un momento delicato come quello della gravidanza e del parto e, non ultimo, può nascere da una forma di insicurezza legata all’utilizzo della tecnologia. 

– la mancanza di tempo per studiare e gestire la propria comunicazione, caratteristica che accomuna un po’ tutte le libere professioniste che si trovano a dover gestire tante altre attività oltre alla loro specializzazione “principale” e che spesso si somma alla cura e alla gestione della famiglia con bambini piccoli.

Sei una professionista della maternità? Vuoi aiutarmi a capire come supportare meglio le professioniste che si prendono cura delle donne nel delicato momento del pre e post partum come te? Il questionario è ancora aperto! Puoi compilarlo qui.
Per ringraziarti del tempo che mi dedicherai, avrai in regalo una call gratuita di mezz’ora con me, nella quale metteremo a fuoco cosa potrebbe aiutarti a comunicare con più costanza ed efficacia.

Per una professionista della maternità non è facile comunicare con passione e regolarità.

Nel momento in cui raccogli le idee per la tua comunicazione o ti senti ispirata a scrivere un post potrebbero facilmente passarti per la mente queste domande:

E adesso cosa scrivo?

Come faccio ad avere sempre nuove idee per non risultare noiosa?

Come posso parlare alle mamme senza ripetermi?

Leggi questo articolo in cui ti dò 3 consigli davvero utili per trovare sempre nuove idee su cosa scrivere sui tuoi social e mantenere la relazione con le mamme che ti seguono.

idee per i tuoi contenuti

Comunicare è come andare a costruire un ponte che ti colleghi (come doula, ostetrica, consulente del sonno etc.) alle persone a cui vuoi arrivare

Ogni lato di questo ponte immaginario è un piccolo tesoro, ricco di spunti per i messaggi che puoi inviare. Da una parte ci sei tu, con la tua professionalità, la tua crescita professionale, la tua etica, la tua storia, e all’altro capo ci sono le mamme con le quali desideri condividere il valore del tuo lavoro.

Vediamo adesso dove puoi trovare nuove idee per la tua comunicazione professionale.

1) Inizia da te, dalle tue esperienze quotidiane e dal percorso professionale che hai fatto fino a qui:

Inizio con una buona notizia per te. Per trovare nuove idee su argomenti di cui parlare non ti serve andare molto lontano.

Ripensa a quello che vivi ogni giorno.

É dalla routine e dai gesti quotidiani che possono arrivarti esempi molto concreti e molto facili da capire, anche per le mamme che ti seguono.


Non devi trasformarti in un’enciclopedia o fare una ricerca da qui alla Luna! Potresti ad esempio partire da un aneddoto personale, da un piccolo fatto quotidiano che ti è capitato, per spiegare in modo semplice informazioni e concetti che riguardano il tuo lavoro. Immedesimandosi in quello che racconti, le mamme che leggeranno si ritroveranno nelle situazioni di cui parli perché potenzialmente potrebbero viverle anche loro. Parti da un fatto anche molto semplice, basta che sia utile a passare un messaggio importante per te.

Valorizza il percorso unico e personale che hai fatto tu per diventare la professionista che sei oggi,

Ecco un altro consiglio sempre valido, senza dover andare a inventarti niente di nuovo,

Prova a ripensarci e a individuare uno trai i tanti momenti più significativi, o anche tra quelli più difficili o ancora quei momenti che ti hanno cambiata di più nel tuo percorso di donna, di professionista o di mamma.

Racconta come tu stessa sei riuscita a passare da un momento problematico alla soluzione di quel problema. Anche condividere le tappe di un cammino in comune aiuta le persone che ti leggono a sentirsi più partecipi e vicine.


2) Mettiti nei panni delle mamme a cui vorresti parlare di più:

Sono partita ricordandoti che in ogni comunicazione esistono sempre due poli: su una sponda ci sei tu e sull’altra le tue persone. La comunicazione è il ponte che vi mette in contatto e in connessione.

Cambia il tuo punto di vista, mettiti nei panni delle mamme.

Quello che ti invito a provare a fare è di attraversare il ponte della comunicazione e cambiare il tuo punto di osservazione sulla realtà.

Quando ti immedesimi nelle persone a cui ti rivolgi, puoi iniziare a chiederti cosa vedono, cosa sentono, di che cosa hanno bisogno, quale consiglio potrebbe davvero aiutarle. In poche parole, cambiando punto di vista inizieranno ad arrivarti anche tante nuove idee.

Prova a sintonizzarti sulle loro frequenze, indossare i loro panni, ripensare alle stesse cose da punti di vista che non hai ancora preso in considerazione.

Vai tu alla ricerca e cerca di capire meglio, rileggendo i messaggi che ti hanno inviato, facendo attenzione quando ti chiedono qualcosa, seguendole a tua volta sui canali social. Di cosa stanno parlando in questo periodo? Che emozioni traspaiono dai loro commenti?

Quando si rivolgono a te, cosa ti chiedono nei messaggi diretti? Quali sono le loro paure e i loro desideri più grandi?


3) Passa all’azione e chiedi alle mamme di che cosa sentono il bisogno e cosa può interessare loro:

Costanza scrive

Ti ho detto che nei messaggi e nelle parole delle mamme a cui ti rivolgi troverai sicuramente tanti indizi e tanti spunti per la tua comunicazione.

Puoi ripensare a quello che ti dicono più spesso o andare a rileggere i loro commenti e i loro messaggi passati. Cerca di capire quali sono i loro dubbi e le difficoltà che incontrano di più? E quali, al contrario, sono le cose che desiderano per loro e per i loro bambini?

Per convalidare la bontà di quello che hai pensato o letto nei messaggi passati, c’è solo un modo.

Chiedi in modo diretto alle mamme con cui stai lavorando questo momento di che cosa sentono il bisogno, di cosa sentono la mancanza, di che cosa avrebbero voglia di parlare o interesse di ascoltare.

Ci sono tanti modo in cui puoi rivolgerti direttamente alle mamme, senza disturbarle.

– Puoi preparare un questionario breve (su Google Moduli non è difficile). Poi invii il questionario alle mamme con cui hai già lavorato o con cui percepisci un buon feeling, magari pensando anche a un regalo da offrire in cambio del loro tempo.

– Puoi proporre quiz, fare domande dirette o sondaggi anche nelle tue Storie Instagram. Ricorda di segnarti da qualche parte i risultati delle varie domande e sondaggi per non dimenticarteli!

– Oppure se hai una newsletter puoi inserire un sondaggio al suo interno e invitare chi legge a compilarlo per aiutarti a selezionare argomenti davvero interessanti.


Ti consiglio di scegliere uno di questi semplici modi per chiedere, naturalmente in modo gentile e pacato, alle mamme che cosa vorrebbero loro,

Se lo farai raggiungerai un doppio risultato: da una parte manderai il chiaro messaggio di voler davvero metterti in ascolto delle esigenze delle mamme a cui ti rivolgi, instaurando un dialogo autentico, e dall’altra potrai essere sicura che i tuoi prossimi post incontreranno il loro reale interesse.

Se hai voglia di fare il pieno di nuove idee, non ti resta che metterti all’opera. Fammi sapere com’è andata!

CHEK LIST: COSA SCRIVERE

Ho preparato per te una check list con questi 3 consigli, scaricala qui:

Per non dimenticarti questi 3 modi per sapere sempre cosa scrivere, puoi scaricare la check list.



PERCORSO GRATUITO VIA EMAIL PER LE PROFESSIONIST DELLA MATERNITA’

I motivi che possono portarti ad avere dei dubbi sul prossimo passo, per comunicare la tua attività o la tua passione, sono tanti.

Potrebbe essere uno di quei periodi dell’anno in cui tutti intorno a te parlano di “nuovi inizi” e “nuovi propositi” come nei mesi di gennaio e di settembre.

Potresti esserti presa una pausa dai social o essere un po’ scoraggiata e sfiduciata per i continui cambiamenti che coinvolgono le diverse piattaforme.

Potresti trovarti in un momento di confusione in cui ti senti bloccata e non sai da quale attività riprendere in mano la tua comunicazione, con cosa ripartire. 

Oppure al contrario non ti sei mai fermata ma ti sei accorta che le interazioni delle persone sono diminuite e ti stai chiedendo come puoi infondere nuovo slancio e rientrare in contatto con chi ti segue.

3 azioni da cui puoi iniziare

Ci sono 3 azioni che vorrei consigliarti per sbloccare la situazione di stallo in cui senti di essere finita e per ricominciare con il piede giusto per la tua comunicazione.

Prima di passare all’azione successiva, annotati le tue risposte e le tue conclusioni al punto precedente. Non avere fretta.

1 Chiarisci a te stessa dove ti trovi in questo momento

Non è così facile essere consapevoli del punto in cui siamo, con la nostra attività in proprio, con il nostro grande progetto o anche solo con l’idea che vorremmo realizzare. Ma sapere con esattezza dove siamo è l’unico modo per definire il nostro punto di partenza. Come possiamo pensare di muoverci se non sappiamo neanche bene da dove stiamo partendo?

Ti invito a rispondere a queste domande:

– In che punto del tuo percorso sei? Cosa ti ha portata fino a qui?

– Riguarda agli ultimi mesi e segnati le tappe più significative per te. Quali sono stati gli aspetti più ostici e quali le soddisfazioni più grandi?

– Sapresti dire in che fase è il tuo progetto o il tuo business? In generale possiamo pensare ad una fase iniziale di semina, poi quelle di avvio, di crescita, a volte di stasi o di pausa, e poi di investimento e di trasformazione.

2 Analizza cos’hai fatto e com’è andata la tua comunicazione

Sapresti elencare che cosa funziona meglio nella tua comunicazione? Quali sono gli argomenti che interessano di più al tuo pubblico? Quali sono i canali che ti portano più risultati? C’è solo un modo per rispondere: andare a rivedere quello che hai fatto nel tempo (scegli tu il periodo di tempo, da 3 a 6 a 12 mesi) e analizzare i dati per capire com’è andata.

Prenditi nota non solo delle azioni che hai compiuto in questi mesi ma anche di come ti sei sentita mentre le facevi, dei canali o dei progetti che ti hanno fatto sentire meglio

– C’è un canale o un formato che ti fa sentire meglio quando lo usi? Ti piace scambiare messaggi diretti su instagram o organizzare una diretta insieme a qualcun altro su Facebook?

– Quali sono i post, gli eventi, i progetti che hanno ottenuto più risultati in termini di persone raggiunte, persone coinvolte, conversazioni o nuovi contatti?

– Quali sono le tematiche o le iniziative che sono piaciute di più al tuo pubblico? In quali momenti ti ha cercato o ha risposto di più?

3 Scegli il tuo prossimo obiettivo

Adesso che ti sei fatta un’idea più chiara del tuo punto di partenza (dove ti trovi in questo momento) e che cosa ha funzionato di più della tua comunicazione (analisi della tua comunicazione), è il momento di scegliere a cosa vuoi puntare per te stessa e per il tuo lavoro.

So che questa domanda non è così semplice come sembra, ma è fondamentale che tu sappia dove vuoi arrivare. Può essere una meta a cui miri da qui a 3-5 anni o una meta per l’anno prossimo. L’importante è individuarne una che vada bene per te.

Se non sai rispondere a questa domanda, puoi leggere l’articolo Riconosci il tuo desiderio più grande che ti aiuta a scavare tra i tuoi desideri e le tue inclinazioni.

Queste sono le ultime domande per te:

– Immagina che sia passato un anno o 3 anni. Dove vorresti essere e cosa stai facendo?

– Che cosa vuoi creare con la tua attività? Quale cambiamento stai portando?

– Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Quando avrai fatto chiarezza sul punto di partenza in cui ti trovi adesso e sul punto di arrivo che hai scelto per il tuo futuro, saprai a cosa vuoi puntare, avrai tracciato una linea immaginaria, una direzione, che può traghettarti da qui a lì. Non sto parlando del teletrasporto ma di un’immagine nella tua mente, che ti motiva a fare tutti i passi necessari per raggiungere la tua meta.

L’analisi sulla tua comunicazione ti permetterà di decidere come impostarla da qui in avanti, rispettando le tue regole e le tue inclinazioni personali, puntando sui canali e sui formati che più si adattano al tuo stile comunicativo. 

Mettiti nei panni delle persone a cui ti rivolgi, chiediti di cosa possono avere bisogno in questo momento e come puoi tu offrire loro una soluzione.


La tua ripartenza inizia da qui: sai da dove stai partendo, dove vuoi arrivare e come vuoi comunicare.

Vuoi pianificare la tua comunicazione insieme a me?

Iscriviti al percorso gratuito via email: faremo un passo alla volta per chiarire gli obiettivi e i tempi della tua comunicazione, da settembre in poi. 

Riceverai 5 email per creare il planning della tua comunicazione.

Show, don’t tell è uno dei principi della comunicazione del tuo brand. Lo tradurrei così: “Non limitarti a dirlo, dimostralo!”.

Cosa vuol dire? Significa che è molto più efficace mostrare i vantaggi diretti della tua proposta, rispetto alla semplice descrizione che puoi fare tu.
Per cui va benissimo spiegare con cura quello che sai fare per gli altri e scegliere le parole giuste per il tuo pubblico, a patto che ad un certo punto ti ricordi di lasciare la parola anche a loro. Innanzitutto perché i protagonisti della tua comunicazione sono le tue persone e non tu, e, in seconda battuta, perché non può esserci nulla di più rassicurante e significativo della loro esperienza diretta.

Cosa può frenarti dal chiedere recensioni

So (anche per esperienza personale) che tra creative e libere professioniste c’è una certa difficoltà e titubanza a richiedere recensioni sul proprio lavoro.
I motivi possono essere tanti: non si sa bene come formulare la richiesta di recensioni, si può avere paura di disturbare un cliente quando si è ormai terminato un percorso insieme, o ci si può vergognare temendo di chiedere troppo

Se anche tu senti uno di questi freni, vorrei farti ripensare al tuo percorso di acquisto quando ti capita di essere cliente.  Dopo una prima fase di esplorazione e ricerca (che può essere più o meno ordinata, più o meno lunga anche a seconda di quello che stai cercando), passi alla fase in cui sei più vicina all’acquisto e cerchi di valutare tutte le variabili sul piatto. In questo momento di valutazione, prova a ricordare: che peso hanno le recensioni di chi ha fatto esperienza del prodotto o servizio prima di te?

Ripensa a quando la cliente sei tu

Per me è diventato un fattore imprescindibile, vado sempre a leggermi qualche recensione per capire se quello che ho letto fino a lì è veritiero oppure no. Negli anni ho anche imparato a non prendere tutto quello che dicono i clienti come oro colato, perché ci sarà sempre chi è troppo entusiasta e chi al contrario è troppo critico. Ma, facendo un bilancio complessivo, baso sempre la mia decisione finale anche sui feedback che leggo online e sono grata a chi ha riportato la sua esperienza in modo che io non debba fare da apripista verso l’ignoto.

Sempre continuando questo ragionamento dalla parte dei clienti, nei casi in cui ho seguito un corso di un’altra professionista oppure ho richiesto una consulenza personalizzata, quando ricevo un invito a lasciare un feedback io lo apprezzo perché lo considero un modo sincero per ascoltare quello che ho da dire, una forma di professionalità e un segno che c’è volontà di migliorarsi. Se un prodotto, un corso, una consulenza sono stati utili e piacevoli è da anni ormai che mi sento coinvolta e ho voglia di valorizzarli con un commento personale. 

Tutti i vantaggi di chiedere una recensione

I vantaggi di richiedere un feedback/recensione dopo l’acquisto di un prodotto o la partecipazione ad un corso sono davvero tanti: 
per te

– hai l’opportunità di sapere davvero com’è andata, senza stare a immaginarlo o al contrario a temere cosa possono pensare le persone (esistono anche i questionari anonimi per lasciare a chi risponde proprio tutta la libertà di dire quello che pensa),

– le risposte che riceverai sono la “tua più grande fonte di apprendimento” (cit. di Bill Gates) perché se riesci ad analizzare in maniera lucida le eventuali critiche e i complimenti avrai da una parte una traccia chiara per migliorare quello che offri e dall’altra la sicurezza di quali sono i punti di forza.

per le persone a cui ti riferisci

– perché leggendo le parole di chi ci è già passato percepiranno una maggiore autenticità, si fideranno di più e si sentiranno rassicurati al pensiero di acquistare da te. Prima di cliccare “Acquista”, infatti, sentiamo tutti un piccolo brivido e temiamo di fare un errore. Ed è proprio in questo momento che le recensioni sono fondamentali.

Come puoi chiedere recensioni, da oggi

Come puoi fare in modo anche tu di rassicurare e convincere le persone che ti seguono?
Assicurandoti di raccogliere in modo regolare le risposte e le recensioni dei tuoi clienti. Non basta inserirne un paio nel sito e poi dimenticarsene. Ecco quello che puoi fare.

Crea un percorso da seguire sempre uguale, che termina con l’invio di un saluto personale e la richiesta di feedback finale.

Ti faccio degli esempi dei momenti migliori in cui mandare un questionario di feedback e recensioni:
– può essere alla fine di un corso online (inserisci un’email finale automatica),

– dopo la vendita di una tua creazione (aggiungi l’invito a lasciarti una recensione nell’email di conferma o in un’email che parte in automatico dopo qualche giorno dall’acquisto),

– al termine di un percorso personalizzato (con un messaggio personalizzato di saluto).

Se non sai bene cosa chiedere al tuo cliente, che domande fargli o come invitarlo a lasciarti una recensione, ho creato per te un questionario online che puoi scaricare e modificare come vuoi. Puoi scaricarlo subito qui.
Se vuoi ricevere tutti gli scaricabili sempre per prima, ti invito a iscriverti alla newsletter.

La recensione sigilla la relazione con il tuo cliente

Come quando sei all’inizio della conoscenza con un tuo potenziale cliente fai molta attenzione ai primi messaggi a cui rispondi in DM e alle richieste di preventivo, allo stesso modo anche la fase finale del rapporto con un cliente va gestita con grande cura.

Se riesci a rendere l’invito a lasciarti una recensione o un feedback un’azione automatica o parte integrante del saluto finale, vedrai che nel tempo riuscirai a collezionare tante recensioni diverse. E non correrai più il rischio di dimenticartene.

Gli strumenti che ti aiutano a raccogliere recensioni

Domande in Word:
se conosci i tuoi clienti e sai che non amano il pensiero di cliccare su link o scoprire nuove piattaforme digitali, anche un semplice documento in Word può essere un ottimo mezzo per chiedere un feedback. Preparalo con anticipo e allegalo all’email di ringraziamento e di saluto, invitando il tuo cliente a compilarlo e a rimandartelo.

Questionari online:
ci sono poi molti servizi gratuiti online che ti permettono di creare dei questionari attraenti da compilare con grande facilità.
A partire da Google Moduli, continuando con Survey Monkey e Typeform. Sono davvero intuitivi da compilare e offrono tante tipologie diverse di domande e risposte, alcuni di questi ti permettono di scegliere se far rispondere in maniera anonima, se vuoi lasciare tutta la libertà di rispondere quello che pensano ai tuoi clienti.

Messaggio informale su Whatsapp:
se nel tuo lavoro ti capita di instaurare relazioni molto amichevoli o per scambiare informazioni e prendere appuntamenti ripetuti usi molto Whatsapp, valutando sempre prima che sia un canale adatto per le tue persone, puoi anche semplicemente mandare un invito personale a scriverti una recensione con un messaggio su Whatsapp.

Le recensioni che funzionano hanno un nome e sono chiare

Concludo questo articolo dedicato alle recensioni con due consigli finali.

– Quando condividi una recensione, assicurati di poterla associare al nome e ai contatti della persona che te l’ha lasciata.

Le recensioni che funzionano davvero dimostrano che dietro c’è una persona reale, ovvero hanno un nome (possibilmente un cognome) e un link ai contatti professionali, se si tratta di altre professioniste. Quindi nel momento in cui li raccogli, chiedi alla persona se puoi utilizzare questi suoi dati prima di condividerli.

– Crea un questionario semplice e intuitivo, oltre che veloce da compilare (se può esserti utile, puoi scaricare quello che ho già creato)

Per favorire la compilazione di un modulo, qualsiasi esso sia, assicuriamoci che sia molto chiaro come si può rispondere e che il processo sia intuitivo e veloce.
Solo tu puoi sapere, a seconda delle persone a cui ti rivolgi, quanto tempo e impegno vuoi richiedere per compilare un questionario. Io consiglio un minimo di 2 fino a un massimo di 6 domande. In questo modo tu otterrai tanti spunti preziosi per migliorare, rispettando la loro opinione e il loro tempo prezioso.

Se sai che le recensioni sono importanti ma hai bisogno di una piccola spinta in più, ho preparato per te un Questionario di feedback e richiesta recensioni scaricabile da cui partire e che potrai modificare e personalizzare come vuoi. Scaricalo qui e poi modificalo secondo le tue esigenze.

Se hai già provato altre volte a preparare il piano editoriale ma hai deciso che ti richiede troppo tempo, se pensi che non sia tanto utile e funzionale per la tua comunicazione online, se ti è capitato di disegnare piani fantastici e poi non seguirli, in questo articolo ti presento 3 passi per risparmiare tempo, puntare al tuo obiettivo e renderti riconoscibile. Ecco come potresti lavorare ad un piano editoriale semplice, sostenibile e personale.


Che cos’è il piano editoriale e perché da un pensiero stressante può diventare un tuo fedele alleato:


Il piano editoriale è un documento guida per la tua comunicazione, dentro il quale vai a segnare:

gli argomenti di cui parlerai nella tua comunicazione,

i canali sui quali la distribuirai

le tempistiche di massima con cui lo farai.


Puoi organizzarlo in molti modi diversi: individuando le macro-categorie per raccontare di volta in volta la tua attività (andando cioè a individuare quei temi-contenitori, all’interno dei quali puoi raggruppare tante informazioni, come ad esempio: chi sei, il dietro le quinte, i vantaggi della tua offerta, consigli, ispirazioni) o puoi scegliere delle rubriche fisse da seguire a cadenza regolare (per esempio: il lunedì o il primo giorno di ogni mese presenti un nuovo argomento, il mercoledì è il giorno in cui inviti un’altra professionista e la intervisti o preparate un contenuto in collaborazione, ogni ultimo venerdì del mese lanci un servizio in promozione).

Il piano editoriale è uno strumento strategico per raggiungere i tuoi obiettivi.

Ti aiuta perché ti permette di studiare e creare con largo anticipo la tua comunicazione, ottimizzando i tempi.
É funzionale al tuo business perché ti spinge a ragionare sulle azioni e sui contenuti che ti permettono di puntare dritta al risultato che vuoi ottenere e ti supporta a monitorare l’ andamento della tua comunicazione, una volta che i contenuti sono andati online, per capire se la direzione è quella giusta o va aggiustato il tiro.

In più, non offre il suo supporto solo a te ma anche alle persone che già ti seguono e a quelle che iniziano a conoscerti perché ti rende riconoscibile: fissando una rosa di argomenti specifici, di categorie ben definite o di rubriche regolari di cui parlerai, chi ti segue saprà cosa può aspettarsi da te e se interessato ti seguirà.

scrivo il piano editoriale

Adesso che abbiamo fissato che il piano editoriale è uno dei migliori strumenti da farsi amici per ottimizzare i tempi, parlare al tuo pubblico e avvicinarti ai tuoi obiettivi, proseguiamo capendo come puoi creare un piano editoriale strutturato, in 3 passi.

1. Mettiti in ascolto:

Per decidere come impostare il tuo piano editoriale, il primo passo consiste nella ricerca e nell’ascolto delle persone a cui ti rivolgi. Una cosa infatti è immaginare e intuire cosa potrebbe essere interessante e tutt’altra cosa è andare a cercare e trovare evidenza di quello che effettivamente interessa alle tue persone in un dato momento.
Ecco quali azioni puoi mettere in atto per ascoltare:

  • Cerca su Google le parole chiave legate al tuo settore di riferimento e alle tematiche principali di cui vorresti parlare e analizza i risultati della ricerca.
  • Vai sui social network (come Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, Youtube) e leggi cosa scrivono le persone di una tipologia di servizio o di determinati argomenti o prodotti, collegati al tuo ambito. Leggi anche gli scambi nei Gruppi e sui Forum, cercando di andare a capire quali sono le domande che compaiono più spesso e come rispondono tra di loro le persone. Puoi analizzare i casi in cui si parla molto bene di un argomento, un servizio, una tipologia di prodotto, studiando quali sono le caratteristiche principali che lo fanno scegliere e rendono i clienti soddisfatti. Così come, al contrario, potresti spulciare gli eventuali malumori e le recensioni negative legate ad un dato ambito o ad uno specifico prodotto o servizio.
  • Utilizza strumenti gratuiti per scoprire che cosa sta cercando il tuo pubblico. Il sito www.answerthepublic.com nei risultati di ricerca ti riporta quello che le persone chiedono (ovvero quello che ricercano online) rispetto ad un argomento, ad una parola, ad un prodotto o ad un brand. Ed esistono poi tanti strumenti di ricerca delle conversazioni che avvengono sui social, gratuiti, come Mention, Buzzsumo e Sproutsocial.
  • Chiedi anche alla tua rete di conoscenze e alla tua community. Non sottovalutare l’importanza dei feedback che puoi ricevere andando a chiedere in modo diretto cosa ne pensano le persone con cui ti relazioni ogni giorno, offline e online. Fai tesoro di tutte le conversazioni, i messaggi privati, le email, i commenti che hai già ricevuto sui tuoi canali di comunicazione. Rilancia aprendo il dialogo con le persone che ti seguono online, puoi farlo nella tua newsletter o nelle Storie con domande aperte e sondaggi.

Dedicando del tempo a questa fase di ricerca e collezionando i risultati, avrai modo di capire che cosa risulta davvero interessante per le persone a cui ti rivolgi, che cosa vorrebbero trovare in un determinato prodotto o servizio, di che cosa hanno bisogno. E potrai prendere ispirazione (rielaborandola in modo personale) dagli esempi migliori che hai visto, da una parte, e ragionare su come andare a colmare una mancanza, dall’altra.

2. Scegli con cura gli argomenti di cui parlare:

Tutte le informazioni e le risposte che hai trovato nella prima fase, sono la base preziosa per aiutarti a scegliere quali saranno gli argomenti principali che vuoi toccare con la tua comunicazione. Puoi decidere di cavalcare i trend, rielaborando a tuo modo i temi più sentiti o più in voga in un dato momento, o puoi decidere di andare a colmare i buchi e le lacune che hai individuato.

Su quali altri elementi potresti fondare la scelta di quali argomenti trattare?

  • Tieni sempre ben presente quali sono le tematiche che ti posizionano, ti staccano dai tuoi competitor o ti rendono molto riconoscibile. Vale sempre la pena fare una riflessione di fondo su quali sono i temi che senti più tuoi, perché rispondono bene alle tue competenze o ti appassionano. E quindi potresti parlarne per ore.
  • A seconda poi di come è strutturata la tua offerta e del tuo calendario di marketing: ad esempio se prevedi di presentare un nuovo prodotto o un nuovo servizio, se farai un periodo di promozioni speciali, se stai lavorando al lancio di un nuovo progetto, se stai ampliando il tuo pubblico di riferimento.
  • Se per esperienza o a intuito puoi immaginare che in determinati periodi o momenti dell’anno ci saranno delle tematiche più ricercate di altre. Ragiona sulla stagionalità della tua offerta: ti vengono in mente dei momenti particolari in cui pensi che le persone potrebbero essere più attirate e interessate?

Se vuoi puoi scaricare la Mappa ispirata per scegliere i tuoi contenuti, che ho preparato per accompagnarti nella ricerca dei tuoi argomenti più significativi.

3. Prepara il calendario editoriale:

Quando hai individuato gli argomenti di cui parlerai nello specifico, il passo successivo è decidere come organizzarli. L’ultima fase del percorso che stiamo facendo consiste nel definire delle tempistiche per ogni contenuto che intendi proporre.

Nel tuo calendario editoriale vai a specificare quando pubblicherai ogni contenuto.
Puoi organizzare il tuo calendario editoriale come vai meglio, potresti ad esempio segnare il titolo del contenuto, il canale sul quale lo condividerai, il formato che hai scelto per parlarne e la sua data di messa online.

Come puoi decidere in anticipo i tempi con cui proporrai i tuoi contenuti? Non esistono regole valide per tutti, l’unico modo è provare e testare quelli che funzionano per te.
Puoi ragionare a ritroso, segnando innanzitutto la data di uscita o di lancio di un tuo servizio o promozione, e poi segnare sul calendario tutti i contenuti intermedi che prevedi di pubblicare. In questo modo fai sì che le persone abbiano il tempo e il modo di scoprire, incuriosirsi, capire, confrontare e poi arrivare scegliere quello che stai comunicando.

Io consiglio sempre di porsi dei tempi abbastanza dilatati, sia perché è necessario ripetere più volte lo stesso messaggio per iniziare a farsi strada nella mente dei tuoi potenziali clienti, sia perché penso sia sempre meglio arrivare prontissimi e con tutti i contenuti già confezionati rispetto a prendersi all’ultimo e rincorrere con il fiato corto. Perciò, se non puoi basarti su esperienze passate dei tuoi tempi comunicativi, io aggiungerei sempre almeno una settimana in più per ogni progetto lungo.

Se hai seguito insieme a me questi 3 passi:

  • sei più consapevole di cosa pensano e cosa ricercano le persone a cui ti rivolgi,
  • hai una lunga lista di idee di contenuti per poter rispondere alle loro esigenze e renderti riconoscibile
  • hai anche stilato un calendario di massima da seguire per programmare tutti i tuoi contenuti.

In questo modo potrai studiare la tua strategia e analizzare il suo andamento per correggere il tiro, ottimizzerai i tempi di ideazione, creazione e programmazione dei tuoi contenuti e potrai goderti a pieno il momento di un lancio o la presentazione di un nuovo prodotto perché avrai la mente libera e sarai disponibile a dialogare con le tue persone.

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Scegliere che obiettivi vuoi raggiungere con la tua comunicazione è il punto di partenza di qualsiasi progetto tu abbia in mente e di ogni piano della tua attività e ti farà risparmiare tanto tempo e fatica.

Visto che è un tema centrale per la tua comunicazione personale, con quest’articolo vorrei accompagnarti nella scoperta e nella scelta degli obiettivi migliori per te.

Prima di iniziare a parlarti di ogni obiettivo nel dettaglio, ho una premessa da fare.

Gli obiettivi vengono prima di qualsiasi altra decisione

In un piano strutturato per la tua comunicazione, prima vanno individuati gli obiettivi a cui punti e dopo, di conseguenza, si scelgono i canali comunicativi da presidiare.

Perché ci tengo a fare questa precisazione temporale? Perché, che tu sia all’inizio della tua avventura online o con una presenza già ben strutturata, è importante la consapevolezza che non ci sono social in cui devi essere presente per forza e non esistono strumenti o formati che funzionano per tutti. Dipende sempre dall’obiettivo che ti sei prefissata. Si tratta di una scelta importante per tutto ciò che ne consegue.

La scelta è solo tua

Qui di seguito sto per presentarti tutti gli obiettivi comunicativi tra cui scegliere. La scelta sarà tua e personale. Non ci sono obiettivi che vanno bene per tutte le attività e i brand, a prescindere. Ogni scelta dipende da tanti fattori: il momento in cui si trova la tua attività (avvio, semina, crescita, trasformazione), la tua proposta di valore, le caratteristiche distintive del tuo brand personale, come vuoi sentirti tu attraverso il raggiungimento dell’obiettivo.
Ricordati che anche in questo caso non esistono decisioni giuste o sbagliate, l’importante è che la scelta sia davvero tua. Per assicurarti di questo aspetto, puoi leggere l’articolo Come puoi scegliere i tuoi obiettivi, nel quale ti accompagno passo passo a trovare gli obiettivi validi per te.

Conosciamo insieme quali sono gli obiettivi comunicativi che puoi darti.

 PRESENZA ONLINE STRUTTURATA E COERENTE

Se sei all’inizio della tua attività online, un obiettivo primario è quello di lavorare all’identità unica del tuo brand creando pezzo per pezzo una presenza online strutturata e che ti rispecchi.
Correlato a questo obiettivo c’è la necessità di riuscire ad essere coerente e costante nel tempo. Forse potrà sembrarti un aspetto secondario per la tua comunicazione digitale ma non lo è. Ogni professionista affermata online è partita dalla consapevolezza di chi è, a chi parla, che soluzione offre, come lavora.
Un’identità forte, chiara e riconoscibile è il primo scalino da salire e rappresenta le fondamenta di ogni azione comunicativa successiva.

CONOSCENZA E CONSIDERAZIONE

Una volta che hai creato e alimentato la tua identità di brand, con una presenza online unica e coerente, i due obiettivi successivi potrebbero essere: farti conoscere e consolidare la tua reputazione

Il primo scopo della tua comunicazione sarà allora non solo quello di riuscire a renderti ben riconoscibile ma anche di farti ricordare da un grande numero di persone della tua nicchia di riferimento. Il secondo obiettivo, quello legato alla tua reputazione, sarà di posizionarti e affermarti come un punto di riferimento per il tuo settore.

Il passo successivo consiste nella creazione di nuovi contatti o ancora meglio di nuove relazioni (che rispetto al semplice contatto sono personali, richiedono più tempo e più cura).

 COINVOLGIMENTO E RELAZIONE

Quando ti sei fatta conoscere da persone nuove e ti sei posizionata con una reputazione solida nel tuo ambito, potresti fare sempre più attenzione alle relazioni che stai creando e puntare a mantenere alto l’interesse e coinvolgere il tuo pubblico. Di pari passo a questo obiettivo c’è quello della creazione e la crescita di una community online, di un seguito di persone che faccia riferimento a te.

  SCELTA

Per finire, uno dei gradini più alti nella scala degli obiettivi è diventare la prima scelta per la soluzione di un dato problema o desiderio, da parte delle tue persone.

In termini di marketing questo obiettivo può chiamarsi conversione, in parole più semplici possiamo definirlo anche come la vendita di un tuo prodotto o servizio , facendo attenzione perché la vendita nuda e cruda non è tanto un obiettivo comunicativo quanto di business.  Per questo motivo, mi riferirei a questo obiettivo come la scelta, l’azione, l’attivazione della tua community. Vale a dire che se con la tua comunicazione inviti o suggerisci un’azione da compiere, le tue persone sceglieranno di farla.  

  FIDELIZZAZIONE

L’obiettivo maggiore che puoi porti non è solo diventare la scelta delle tue persone e vendere ma mantenere una relazione continuativa. Ricordiamoci che la relazione con i tuoi clienti quando acquistano è appena all’inizio. Quando una persona ti sceglie ed è soddisfatta del suo acquisto, può lasciarti una buona recensione e consigliarti ad altri nella sua stessa situazione. Ogni nuovo cliente rappresenta per te una grande opportunità di trasmissione anche ad altri tutto il valore che hai creato per lui.

Dopo questa descrizione, spero che tu abbia le idee più chiare e di averti aiutata aiutata a scegliere il tuo prossimo obiettivo di comunicazione.

Se hai individuato il tuo obiettivo e senti che avresti bisogno di un supporto per creare un piano per raggiungerlo, c’è Lanternala mia consulenza individuale per rischiarare le azioni della tua comunicazione.

Domanda a bruciapelo: la tua comunicazione ti sostiene o sei tu che devi fare di tutto per mantenerla in piedi?

Riprendo questo interrogativo da cui è partita Elisa (Doule per natura) nella diretta che abbiamo fatto insieme nel Gruppo FB Cura le tue radici.

Per partire potrebbe aiutarti riflettere su quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere la tua attività, il tuo progetto, il tuo sogno, per farti sentire bene. Ovvero come può e potrà essere sostenibile da te nel tempo?

Non ti serve la bacchetta magica per saperlo. All’inizio quello che ti serve è un piano.

Potresti iniziare da queste domande:

⭐ Quale obiettivo vuoi raggiungere?
⭐ Cosa ti fa stare bene?
⭐ Quanto tempo hai da dedicare al tuo progetto?
⭐ Quali risorse ti servono?
⭐ Chi può aiutarti e supportarti?

La consapevolezza delle risorse e del tempo che hai a tua disposizione, per raggiungere il tuo obiettivo, è come un mantello pronto a farti prendere il volo -nei momenti di carica- e a proteggerti -nei periodi più stressanti-. Senti di avere già questo mantello per il tuo piano sostenibile?

Veniamo adesso alla tua comunicazione, che è l’aspetto della tua attività che più mi compete, Come è fatta una comunicazione che ti sostiene davvero?
Ho selezionato le caratteristiche che secondo me dovrebbe avere una comunicazione capace di supportarti, di alleggerirti e di sollevarti.

⭐ Innanzitutto è tua.
So che scritta così può suonarti banale, adesso mi spiego meglio. Una comunicazione è “tua” se hai ragionato sui tuoi tempi, i tuoi ritmi e le tue energie. É realizzata su misura delle tue esigenze personali, senza inseguire trend e numeri generali. Deve farti stare bene quando esprimi quello che pensi o quello che fai.
⭐ Mira ad obiettivi chiari e prestabiliti.
Da chi? Da te, naturalmente. Ogni tua azione di comunicazione ha un obiettivo. Puoi individuarlo soltanto tu. Te ne elenco alcuni: farsi conoscere, informare, coinvolgere, educare, vendere, divertire, aiutare… Prima scegli l’obiettivo, poi comunichi.

Parla a persone specifiche, le tue persone.
Fin dal primo momento in cui stai pensando a che cosa comunicare, devi avere ben chiaro con chi vuoi parlare.

Chi sono i tuoi interlocutori? Che cosa è interessante o utile per loro? Io trovo davvero efficace immaginare di averli davanti quando preparo la mia comunicazione.
⭐ Ha un tempo definito (magari con largo anticipo, se pianifichi la tua attività).
La tua comunicazione ha una temporalità, ci sono dei messaggi evergreen che restano costanti e tanti altri che dipendono dal periodo dell’anno. Una strategia di comunicazione efficace prevede una successione di azioni che ti avvicinano ad un certo obiettivo. Una comunicazione, per sua definizione, nasce per rispondere a degli input, che sono i bisogni e i desideri delle persone a cui ti riferisci.

Se senti il bisogno di un supporto per organizzare e pianificare la tua comunicazione, in modo che diventi più sostenibile, c’è Lanterna: la mia consulenza individuale per rischiarare le azioni della tua comunicazione.